Una casa di qualità a costi accessibili, ecco il piano della cooperazione

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Una casa di qualità a costi accessibili, ecco il piano della cooperazione

Una proposta concreta al Comune di Trento: 105 case in cooperativa a prezzi calmierati. Pubblico e privato insieme per assicurare prezzi sostenibili, qualità della vita e non eccessiva cementificazione del territorio.

Il social housing cooperativo come modello di una nuova convivenza nel rispetto delle persone.

“Non è possibile che costi di più l’area fabbricabile della casa edificata”. L’arch.Roberto Bortolotti, progettista e presidente di Coopcasa, rileva il paradosso di rendite fondiarie “insensate” che hanno ormai superato i costi di costruzione.

Quarant’anni fa lo slogan era il diritto alla casa, sancito, peraltro, anche dalla Costituzione. Adesso torna di attualità, perché nonostante la crisi abbia abbattuto i prezzi di molte abitazioni, essi rimangono ancora troppo elevati per una larga fascia della popolazione, specie del ceto medio e giovani coppie. Soprattutto se si ambisce a case di qualità, con una dimensione adeguata alle esigenze familiari.

Le risposte della Cooperazione Trentina sono un progetto presentato all’amministrazione comunale di Trento per la costruzione di un centinaio di abitazioni a tariffe calmierate, e un piano di ”social housing cooperativo” elaborato dalla Federazione, Coopcasa ed Euricse.

> scarica le slide di presentazione dei progetti

Proposte Coopcasa.pdf 2,61 MB

                       

 

 

Il progetto presentato al Comune di Trento

Il progetto presentato all’amministrazione municipale del capoluogo prevede la realizzazioni 105 abitazioni a Villazzano-San Rocco, Vela e Meano. Il Comune – attraverso accordi pubblico/privato previsti dalla legge urbanistica - dovrebbe recepire nel piano regolatore generale le nuove aree destinate all’edilizia cooperativa convenzionata.

In particolare, Coopcasa chiede all’Amministrazione Comunale l’esame e l’approvazione di due proposte di accordo localizzate a Villazzano e a Vela, mentre una terza proposta, localizzata a Meano,  è in via di definizione anche attraverso la collaborazione di un gruppo di residenti locali.

A Villazzano, località San Rocco, e alla Vela, sono state individuate le due aree  sulle  quali Coopcasa propone la realizzazione di 90 alloggi per cooperative di abitanti.

Alla Vela sono previsti 60 alloggi che si dividono in appartamenti e in case a schiera, su una superficie di 14.700 mq.  A Villazzano invece sono previste 30 unità abitative perlopiù a schiera su una superficie di 11.200 metri quadrati. Per Meano sono previsti circa 15 alloggi su un’area di 4.000 metri. Complessivamente la proposta di accordo riguarda la realizzazione di 105 alloggi.

La proposta di CoopCasa e del movimento cooperativo trentino è quella di chiedere al Comune la trasformazione urbanistica delle aree individuate per poter procedere alla costruzione di case con edilizia convenzionata in cooperativa.

Lo strumento rappresentato dalle cooperative edilizie di abitanti, se utilizzato in combinazione con una politica delle aree lungimirante rappresenta la miglior soluzione al problema abitativo moderno.

"Abbiamo presentato la proposta a maggio - ha aggiunto Bortolotti - e finora non abbiamo ricevuto risposta. Se fosse negativa, chiediamo che l'amministrazione municipale ci metta a disposizione alcuni dei numerosi edifici pubblici esistenti e non utilizzati sul territorio comunale".  

Qualità del costruire e dell’abitare. Questi interventi avranno una bassa densità edilizia, evitando cementificazioni al limite, e le abitazioni saranno studiate a misura di famiglia, evitando ciò che la speculazione edilizia degli ultimi anni troppo spesso ha comportato: scarsa qualità per dimensioni estremamente ridotte a prezzi oltretutto inaccessibili per le famiglie trentine.

Prezzi calmierati. Il punto di partenza è un deciso calmieramento del prezzo delle aree. A questo primo risparmio andranno poi sommati gli altri vantaggi economici derivanti dal fare casa in cooperativa (l'assenza di speculazione, le economie di scala, etc..),  potendo offrire abitazioni di alta qualità energetica e costruttiva a prezzi fino ad un 30% inferiori a quelli ad oggi presenti sul mercato.

Un mercato squilibrato. Negli ultimi 10–15 anni, si è costruito molto, ma soprattutto male e caro, con tipologie abitative che nulla hanno a che fare con un’edilizia di tipo sociale.

Accade così che in un mercato sempre più segmentato possano coesistere enormi eccedenze nell’offerta complessiva di abitazioni a prezzi esorbitanti  e allo stesso  tempo carenze anche forti d’offerta rispetto alla struttura della domanda effettiva di abitazioni

Per questi motivi, un numero sempre maggiore di giovani è costretto a restare in affitto, oppure deve lasciare la propria zona di origine o di lavoro per ricercare soluzione abitative delocalizzate, oppure ancora si deve accontentare di acquisire abitazioni di piccole dimensioni non consone allo sviluppo della propria famiglia negli anni seguenti.

 

 

 

 

Il documento. Housing sociale cooperativo per il Trentino

Il documento elaborato da Federazione, Coopcasa ed Euricse, presenta le linee guida strategiche e operative del movimento cooperativo trentino nell’ambito delle politiche e degli interventi di social housing. Si tratta infatti di un ambito di azione rilevante per rispondere in modo nuovo a bisogni abitativi, e in senso lato sociali, di fasce sempre più ampie e differenziate della popolazione.

“Il social housing è la risposta alternativa  all’intervento totalmente pubblico – ha detto l’a.d. di Euricse Gianluca Salvatori -. Essa propone una partnership con l’ente pubblico, chiamato a mettere a disposizione aree edificabili o riconvertire all’edilizia edifici esistenti non utilizzati, a condizione che l’intervento abbiamo finalità pubbliche prevalenti. Dal canto suo, la cooperazione può mettere a disposizione servizi sociali integrati”.

Attraverso questo documento il movimento cooperativo trentino intende allineare le sue diverse componenti e risorse, definendo una proposta che lo accrediti come creatore di progetti innovativi nell’ambito del social housing.

Le molteplici espressioni dell’imprenditorialità cooperativa - dalle costruzioni al credito, dai servizi sociali agli abitanti, fino all’economia agricola e di prossimità - possono svolgere un ruolo importante se integrate tra di loro.

Il “modello cooperativo” di social housing prevede un mix di utenti, al fine di favorire una dimensione autenticamente comunitaria degli interventi di edilizia sociale, e anche un mix di forme d’uso, ampliando il più possibile la gamma di servizi che incrementano la qualità dell’abitare. iIl tutto nel rigore della  sostenibilità finanziaria, utilizzando diversi strumenti in grado di garantire l’efficacia e la qualità degli interventi nel medio lungo periodo.

Questi obiettivi richiedono il rafforzamento delle competenze nella gestione sociale integrando la progettazione edilizia con la progettazione e gestione dei servizi agli abitanti, combinando le esperienze già maturate sul campo.

Inoltre è necessario il sostegno a iniziative di costituzione di fondi misti pubblico / privati, come quello promosso dalla Provincia Autonoma di Trento nell’ambito del Piano Casa, che abbiano l’obiettivo di sostenere progetti di Social Housing coerenti con le caratteristiche del modello cooperativo.

 

Anche in Trentino le politiche per l’housing sociale hanno subìto una forte accelerazione negli ultimi anni. Dei novemila alloggi previsti dall’Itea entro il 2016, tremila saranno a canone moderato (-30% rispetto al mercato). Duemila di questi verranno realizzati tramite un apposito “Fondo Housing Sociale”. La prima tranche di 500 alloggi è già stata assegnata ad una SGR (Società di Gestione del Risparmio) costituita da Pensplan e Finint, che gestirà a questo scopo un Fondo di 110 milioni di euro a cui partecipa, anche la Federazione Trentina della Cooperazione.

Gli appartamenti finanziati con questa operazione saranno immessi sul mercato a canone moderato.

 

Il ruolo di Coopcasa

Le cooperative edilizie difficilmente da sole hanno la forza di proporre e portare a termine interventi edificatori. Per questo motivo la Federazione Trentina della Cooperazione nel 2010ha in anni recenti dato vita a CoopCasa, società di consulenza a disposizione delle cooperative di abitazione.

Gli obiettivi di CoopCasa, come in questo caso, sono quelli di proporre le iniziative, aiutarle a nascere e seguirle passo dopo passo nel corso del loro sviluppo, così da garantire il mantenersi delle condizioni economiche, temporali e tecniche previste.

Essendo strumento non lucrativo, CoopCasa garantisce inoltre che non vengano a crearsi elementi speculativi o di interesse personale che andrebbero ad inficiare la bontà degli interventi.

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